Nardò è un comune italiano di 31.862 abitanti della provincia di Lecce.
Sorge in posizione pianeggiante a sud-ovest del capoluogo provinciale e include un tratto della costa ionica del Salento.
Fu, per secoli, un importante centro bizantino e, dal 1497, sotto la famiglia ducale degli Acquaviva, divenne il principale centro culturale del Salento, sede di Università, di Accademie e di studi letterari e filosofici.
Il centro storico di Nardò vanta una straordinaria ricchezza di palazzi, chiese, cappelle e singoli dettagli architettonici rendendola una delle città del Barocco Leccese, a pari merito con i centri di Lecce e Gallipoli.
Il tratto di costa che costituisce l'affaccio di Nardò sul mare Jonio, si articola in piccoli centri abitati, noti come marine quali Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Sant'Isidoro e Porto Selvaggio. Quest'ultima è totalmente immersa nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano realizzato attraverso un rimboschimento compiuto intorno agli anni '50.
Fonte: Wikipedia
Sorge in posizione pianeggiante a sud-ovest del capoluogo provinciale e include un tratto della costa ionica del Salento.
Fu, per secoli, un importante centro bizantino e, dal 1497, sotto la famiglia ducale degli Acquaviva, divenne il principale centro culturale del Salento, sede di Università, di Accademie e di studi letterari e filosofici.
Il centro storico di Nardò vanta una straordinaria ricchezza di palazzi, chiese, cappelle e singoli dettagli architettonici rendendola una delle città del Barocco Leccese, a pari merito con i centri di Lecce e Gallipoli.
Il tratto di costa che costituisce l'affaccio di Nardò sul mare Jonio, si articola in piccoli centri abitati, noti come marine quali Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Sant'Isidoro e Porto Selvaggio. Quest'ultima è totalmente immersa nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano realizzato attraverso un rimboschimento compiuto intorno agli anni '50.
Fonte: Wikipedia